Feltria/Feltre. Una storia fra montagna e pianura Romani ai piedi delle Alpi

Archeologia Viva n. 212 – marzo/aprile 2022
pp. 8-19

di Alessandro Del Bianco

Fin dalle origini questa città fra le valli del Piave e del Brenta oscilla tra due mondi a prima vista inconciliabili – la montagna e la pianura – con una vocazione storica a essere cerniera di territori: ancora oggi a chi viene da nord Feltre propone la prima immagine di Venezia e per chi la raggiunge da sud rappresenta la porta delle Dolomiti
Grazie alla rinnovata veste del suo patrimonio archeologico Feltre si propone ora con il racconto di una storia antica più contemporanea che mai

Nel 526 d.C. re Teoderico, per mezzo del suo segretario Cassiodoro, scrisse una lettera ai feltrini: «La nostra autorità ha ordinato che si costruisca una città nella regione di Trento. […] Poiché la limitatezza del territorio non può sopportare la grandiosità dell’impresa, la nostra sollecitudine ha disposto che tutti voi che vi trovate a confinare con questa regione provvediate insieme ad approntare un determinato tratto di mura».

Le vicende storiche e biografiche ci dicono che sempre nel 526 papa Giovanni I, fatto arrestare per la questione ariana, era morto in prigione (18 maggio) e che lo stesso grande sovrano ostrogoto avrebbe reso l’anima dopo qualche mese (30 agosto).

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