Ricerche e relitti nel mare di Messina Archeologia subacquea

Ricerche e relitti nel mare di Messina

Archeologia Viva n. 153 – maggio/giugno 2012
pp. 70-73

di Stefano Zangara

I fondali della costa siciliana fra lo Stretto e Milazzo sono oggetto di indagini subacquee

con l’impiego delle più aggiornate strumentazioni di “lettura” a profondità dove l’intervento diretto deve essere forzatamente limitato

La ricerca sottomarina in Sicilia ha aperto nuovi importanti orizzonti per la conoscenza del patrimonio sommerso del Mediterraneo.

Il valore aggiunto è costituito dalle ricerche strumentali nelle acque profonde, sfruttando in modo mirato le più moderne tecnologie e i relativi software. In tutto questo, anche le coste messinesi sono protagoniste.

Dal 2009 con il progetto “Archeorete Eolie” è stata mappata una vasta area compresa nello specchio di mare antistante Panarea e i fondali di Salina e Filicudi.

Qui, alcuni tra i numerosi target individuati con Side Scan Sonar sono stati verificati con il ROV o con immersione diretta, intercettando e documentando quattro magnifici cumuli di anfore databili tra II sec. a.C. e I sec. d.C. (vedi: AV n.144); da uno di questi relitti sono stati recuperati due splendidi esemplari di cosiddetti “sombreros de copa” (ceramica iberica dipinta a forma di cappello capovolto), più comunemente noti come kalathoi iberici. […]