1453. Cade l’Impero Fra antichità e Medioevo

Costantinopoli 1453. Cade l’Impero

Archeologia Viva n. 153 – maggio/giugno 2012
pp. 28-38

di Enrico Silverio

La conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi segnò la vera fine dell’impero romano

che dopo la caduta dell’Urbe mille anni prima aveva continuato a vivere a oriente grazie alla forza politica e militare della nuova capitale sul Bosforo

Il 29 maggio 1453 la città di Costantinopoli cadeva in mano ai Turchi di Maometto II e l’ultimo imperatore dei Romani, Costantino XI Paleologo (1449-1453), moriva in combattimento sulle mura fatte costruire quasi mille anni prima da Teodosio II (408-450).

L’impero romano cessava così di esistere storicamente, perché la città fondata da Costantino I (306-337) secondo il diritto romano e il diritto canonico era la capitale dello stesso impero fondato da Augusto (27 a.C.-14 d.C.).

Ora l’Europa cattolica, che in passato tanto aveva contribuito a indebolire la potenza bizantina, si trovava direttamente esposta all’avanzata del mondo musulmano.

Tra il 324 e il 330 Costantino I trasformò l’antica colonia greca di Bisanzio in Costantinopoli. Nell’ambito dell’articolato e arcaico rito di fondazione vi furono due punti salienti: l’attribuzione alla città dei “tre nomi”, politico, sacro e segreto, e la concentrazione di reliquie.

Nel primo caso venne realizzata la duplicazione di Roma in Costantinopoli attraverso l’identità tra i nomi sacri delle due città e quella tra il nome politico di Roma e quello segreto di Costantinopoli, cioè tra “Roma-FloraAmor” (Amor era il nome segreto di Roma secondo una tradizione tarda) e “Costantinopoli-Anthousa (Flora in lingua greca)-Roma”.

Il rapporto tra le due città sarebbe stato rinsaldato dalla collocazione alla base della Colonna di Costantino, a Costantinopoli, del Palladio, ovvero la statua di Atena che Enea avrebbe portato da Troia nel Lazio, una delle maggiori garanzie dell’impero.

Da altre fonti risulta poi che nel basamento della Colonna sarebbero state poste delle reliquie cristiane, come i frammenti della vera croce di Cristo. Lo stesso diritto canonico identificherà Costantinopoli come “Nuova Roma” nel canone 3 del concilio di Costantinopoli del 381 e attraverso il canone 28 del concilio di Calcedonia del 451. […]