Passaggio in Swat. Antichità buddhista Archeologia in Oriente

Archeologia Viva n. 213 – maggio/giugno 2022
pp. 28-39

di Luca Maria Olivieri;
Scheda glossario di Elisa Iori e Michele Minardi

Nel sito di Barikot – l’antica Bazira di Alessandro – la Missione archeologica italiana ha scoperto uno dei più antichi santuari della religione del Buddha in Pakistan: uno scavo difficile e ancora in corso in un’area sconvolta in passato da molti anni di sterri clandestini che hanno alimentato il mercato internazionale

Per dare l’idea delle condizioni in cui la Missione archeologica italiana in Pakistan dell’ISMEO e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nello Swat si è trovata a lavorare alla fine dello scorso ottobre, nonché della situazione in cui abbiamo trovato il monumento di cui si parla nell’articolo, mi affido a un fregio figurato, di piccole dimensioni, quasi miniaturistico, ma di grande bellezza e interesse, giuntoci purtroppo in frammenti, incompleto e mutilo. La vicenda narrata nel fregio, finemente cesellato come da esperto ebanista in una delicata pietra scistosa, è quella del principe Siddharta lungo il percorso che lo porterà a divenire il Buddha. 

I frammenti superstiti erano sparsi negli scarichi di materiale rovesciati dai tombaroli nelle buche e gallerie che avevano aperto.

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