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Giannutri: novità in Villa (romana)  

20 maggio 2022


Da questa estate tornano visibili tre ambienti restaurati della Villa Romana di Giannutri. In particolare tornano a splendere le stanze decorate da mosaici geometrici delle tabernae del complesso di Cala Maestra, uno dei nuclei della Villa che fu quartier generale per i velieri in transito nel Tirreno del I sec. d.C.

Il restauro si deve alla collaborazione con Rotary Club – Distretto 2071, che riunisce i 66 club della Toscana. Presto sarà visitabile anche il nuovo centro di documentazione e del ritorno in loco di uno dei reperti più pregevoli del complesso archeologico: il Mosaico del Labirinto, attualmente custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Una grande dimora imperiale

Il restauro e pulitura, a quasi quindici anni dall’ultimo intervento di consolidamento, è realizzato dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, dopo l’abbattimento delle costruzioni moderne che deturpavano i resti di quello che, tra la fine del I e i primi decenni del II sec. d. C.,fu antico complesso residenziale con scalo marittimo, forse in origine appartenuto alla potente famiglia dei Domizi Enobarbi di cui Nerone fu discendente. La Villa rientra perfettamente nei canoni nelle grandi dimore imperiali di otium, una sorta di buen retiro lontano dal caos dell’Urbe.

Posizione spettacolare

La Villa, l’unico grande insediamento antico dell’isola, si compone di più nuclei di strutture: il quartiere portuale di Cala Maestra, una terrazza con impianto termale, una seconda terrazza con ambienti di servizio e l’area residenziale: quest’ultima è oggi in parte visitabile come area archeologica attrezzata, accompagnati da guide del Parco dell’Arcipelago, formate dalla Soprintendenza.

Un po’ di storia

Le prime indagini sulla villa sono legate alla romantica figura della cosiddetta Signora di Giannutri (così definita dalla stampa degli anni Trenta del secolo scorso), Bice Vaccarino Foresto che portò avanti gli scavi dal 1928 al 1934. Il mosaico del Labirinto è stato distaccato per esigenze di tutela nel 1991 e il suo restauro è stato ultimato nel 2002: su di un lato è raffigurata Arianna eretta sulla porta turrita del Labirinto, al cui centro è raffigurato Teseo che abbatte il Minotauro.