Sardegna ieri e oggi. Una storia megalitica Un'isola una civiltà

Archeologia Viva n. 214 – luglio/agosto 2022
pp. 28-40

di Paolo Giulierini, Laura ForteGiovanni Vastano

La storia antica della Sardegna e il legame paesaggistico di questa regione con il passato attraversano una serie di fasi segnate dalla realizzazione di grandi strutture in pietra che vale la pena ripercorrere per arrivare ai giorni nostri e alla fine capire noi stessi

è l’obiettivo dichiarato della grande mostra in corso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

In principio fu la civiltà prenuragica con le forme di megalitismo attestate nella parte nord-orientale dell’isola, in Gallura, dove alla fine del Neolitico medio (V millennio a.C.) si diffonde la cultura di Arzachena, caratterizzata da piccoli sepolcri a cista litica (sorta di scatola in pietra – ndr) circondati da circoli di pietre infisse verticalmente.

Segue nel Neolitico recente (IV millennio a.C.), la diffusione massiccia di dolmen, tombe sempre a cista litica e centinaia di menhir e statue-menhir. Inoltre, a partire da questo periodo e fino al Bronzo antico fu caratteristico l’uso di sepolture in grotta artificiale quali le cosiddette domus de ianas, alcune delle quali corredate in facciata di un corridoio dolmenico, a monumentalizzarne l’ingresso.

Continua a leggere sulla rivista