Archeologia Viva n. 214 – luglio/agosto 2022
pp. 6-7
di Luigi Fozzati
L’archeologia subacquea è da sempre in sofferenza in Italia e in questi ultimi anni il problema della tutela si è accentuato in particolare per i corsi d’acqua dai fiumi ai torrenti dai canali ai piccoli rii e alle aree perifluviali: il caso macroscopico del Po
La crisi di un settore come quello dell’archeologia fluviale è ormai conclamata. La situazione è preoccupante, soprattutto a causa dei lavori che d’improvviso stanno partendo per la sicurezza idraulica, per la pulizia degli alvei da legname e immondizia, per la sistemazione delle zone direttamente a contatto con l’acqua e che ne intralciano lo scorrimento.