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L’“Anello di Grace” e il Golden Chariot

22 settembre 2022


A Roma presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (ETRU) si festeggiano gli Etruschi con l’anteprima esclusiva del documentario che svela tutti i segreti (editi e inediti) del celeberrimo “Golden Chariot” del Metropolitan Museum di New York a 120 anni dal suo avventuroso trafugamento.

Invito nella Sala della Fortuna

Sabato 24 settembre alle ore 21 nella splendida Sala della Fortuna del Museo di Villa Giulia, nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Festa etrusca! La Storia si racconta” che animerà la due giorni delle Giornate Europee del Patrimonio, viene proiettato in anteprima mondiale il documentario L’anello di Grace del regista e giornalista Dario Prosperini. La proiezione sarà introdotta e moderata dalla giornalista Silvia Lambertucci (ANSA), con interventi del direttore Valentino Nizzo e di protagonisti del documentario.

Storia di un trafugamento

L’anello di Grace ricostruisce con testimonianze inedite e di prima mano le vicende di un trafugamento senza precedenti nella storia del nostro paese: quello della Biga Etrusca di Monteleone di Spoleto (Pg), considerata una delle opere più importanti del Metropolitan Museum of Art di New York.

Documenti rimasti a lungo inediti rivelano per la prima volta la catena di connivenze anche illustri e insospettabili che, dopo una trattativa durata mesi, consentirono l’esportazione illecita negli Stati Uniti di uno dei monumenti dell’arte etrusca, prodotto a Vulci nel VI sec. a.C. È così emerso un nuovo quadro indiziario che ha convinto il comune di Monteleone a tentare di riaprire la procedura giudiziaria internazionale per ottenerne la restituzione.

Fra ricercatori e personaggi storici

Tra i protagonisti delle vicende narrate nel documentario figurano Guglielmo Berattino, storico e scrittore di Ivrea, incappato in un segreto inconfessabile nascosto in un vecchio faldone (vedi: AV n. 199), e Grace Filder, un’affascinante e avventurosa contessa inglese il cui anello dai poteri magici ci ha condotto laddove la vita e la morte continuano a parlarsi, rivelando forse un’ulteriore e del tutto inaspettata pagina della storia millenaria del “capitano” che portò con sé nella sua ultima dimora, nascosta tra le cime più selvagge dell’Umbria, lo splendido carro etrusco.


Veduta di Monteleone di Spoleto (Pg) dove fu rinvenuta l’omonima Biga 

Al confine tra un noir e una spy story, la vicenda costituisce uno degli episodi più emblematici delle gravissime ferite inferte al patrimonio culturale italiano, ancor più significativa se si considera che la scoperta ebbe luogo a pochi mesi dall’approvazione della prima legge di tutela del nostro paese, fortemente caldeggiata dal fondatore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Felice Barnabei, uno dei pochi che all’epoca si impegnò attivamente per la restituzione del carro.

Le gesta di Achille

Il “Golden Chariot”, com’è soprannominato oltreoceano, è un reperto di valore inestimabile, sia per la conservazione che per la fattura: sui tre pannelli che lo compongono sono raffigurate le gesta dell’eroe omerico Achille. Il carro, decorato a sbalzo con intarsi in avorio, oltre alla qualità artistica, dimostra la capacità degli Etruschi di padroneggiare il linguaggio simbolico, figurativo e tecnico dei Greci. L’anello di Grace è un’immersione nella bellezza, ma soprattutto è un omaggio alla ricerca delle verità potenzialmente nascoste in un cimitero, in una tomba e, soprattutto, in un anello.

Un’eredità per il futuro

La ricerca e la ricostruzione delle vicende che hanno interessato le sorti del nostro patrimonio culturale e ne hanno determinato la conservazione e il godimento da parte dei cittadini sono quanto mai doverose per restituirne dignità e grandezza e per offrire alle nuove generazioni “un’eredità per il futuro”, così come le Giornate Europee del Patrimonio 2022 invitano a promuovere e sostenere e così come, indirizzando molte delle proprie iniziative culturali al pubblico dei più giovani, hanno avuto in animo di fare gli organizzatori di “Festa etrusca! La Storia si racconta” (www.festaetrusca.info), il festival archeostorico itinerante prodotto da EGA-Entertainment Game Apps Ltd in partnership con l’Associazione Suodales e la Fondazione Dià Cultura e con il sostegno scientifico e organizzativo dell’ETRU.

Come si partecipa

La partecipazione all’evento è inclusa biglietto di ingresso, comprensivo della visita al museo, al costo eccezionale di 1 euro, in occasione dell’apertura serale straordinaria dalle 20 alle 23. L’ingresso è gratuito fino ai 18 anni e per le categorie previste per legge. Dato il numero limitato di posti disponibili in sala è richiesta la prenotazione all’email mnetru.comunicazione@cultura.gov.it entro le ore 16 di venerdì 23 settembre.