Archeologia Viva n. 150 – novembre/dicembre 2011
pp. 66-73
di Andrea Celestino Montanaro
Il corredo di una ricca defunta del VII sec. a.C. ci presenta una realtà sociale dove i beni voluttuari riflettono consolidati rapporti di élite a livello “internazionale”
A gli inizi degli scorsi anni Ottanta in Puglia, l’area tra Basso Tavoliere e Gargano è segnata da importanti scoperte: stele istoriate, villaggi su promontori e tombe aristocratiche, tra cui quella di Cupola-Beccarini (dal nome della contrada identificata con l’insediamento daunio di Siponto), in comune di Manfredonia (Fg), con la sepoltura di una donna di rango elevato.
Ai piedi dell’inumata era disposto il corredo ceramico, composto da due attingitoi e da una brocca a decorazione geometrica monocroma, prodotti a Herdonia, che consente di datare il complesso alla seconda metà del VII sec. a.C.
Numeroso è il vasellame in bronzo di produzione etrusca, costituito da nove bacili, di cui cinque a orlo perlinato e quattro con omphalos a sbalzo sul fondo. Interessante il trattamento di un bacile, al quale, per poter cuocere i cibi, furono applicati i piedi in ferro di un tripode; accanto compaiono spiedi e alari in ferro per arrostire le carni.
Sul corpo dell’inumata sono stati rinvenuti gli oggetti di ornamento personale, quali fibule in argento, in ferro con arco rivestito in ambra e una coppia di pendenti in argento.
Dello sfarzoso abbigliamento facevano parte anche i vaghi in ambra (circa centodieci, di forme e dimensioni diverse) e in oro di una collana, un cilindretto (scettro) modanato e sagomato e una lamina in argento dai bordi ripiegati, decorata a sbalzo.
Quanto alla tipologia costruttiva della sepoltura, si nota un intento di monumentalizzazione, riconoscibile nel tumulo, formato da ciottoli fluviali, e nel muretto a secco di delimitazione della fossa dalle misure del tutto eccezionali.
La disposizione degli oggetti rispecchia un’ulteriore articolazione dello spazio funerario: le pareti laterali e il lato breve inferiore sono occupati dal corredo, mentre vicino alla testa della defunta si trovano gli oggetti distintivi del sesso e i beni di prestigio.
La singolarità della struttura risponde all’adozione di modelli aristocratici, già noti nei contesti tombali di Pontecagnano e in due tombe di Canosa, anch’esse di dimensioni monumentali e con copertura a tumulo. […]