Torre Guaceto: messaggi sotto la sabbia Adriatico meridionale

Archeologia Viva n. 216 – novembre/dicembre 2022
pp. 62-73

di Teodoro Scarano, Alberta Arena e Claudio Cavazzuti

Lungo la costa adriatica della Puglia il territorio della splendida Riserva di Torre Guaceto dopo la sensazionale scoperta di un villaggio dell’età del Bronzo ha ora restituito una necropoli della stessa epoca con urne cinerarie incredibilmente conservate fra i bassi fondali e la spiaggia

Capita che il mare, spinto da un teso vento di maestrale, decida di riscoprire ciò che la sabbia di una splendida baia lungo la costa adriatica della Puglia ha continuato discretamente a nascondere da tremila anni. È successo tra il 2019 e il 2020 quando, a poche decine di metri dal ben noto insediamento protostorico di Torre Guaceto (vedi: AV n. 145), sono riaffiorati i resti di una necropoli a cremazione dell’età del Bronzo.

Il sito si trova in un contesto naturalistico di grande pregio, quello della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, nei territori di Carovigno e Brindisi: una lingua di terra, coperta dalla bella vegetazione mediterranea della fascia costiera e retrodunale, stretta tra il mare e gli ampi chiari d’acqua che interrompono il fitto canneto.

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