Archeologia Viva n. 216 – novembre/dicembre 2022
pp. 4-5
di Nadia Canu
Gli occhi magnetici dei guerrieri, riemersi dalla terra ma rivolti al futuro, l’antica città di Tharros baciata dal mare, il patrimonio di rituali e devozioni stratificati nei millenni, il museo di Cabras pronto alla rivoluzione espositiva che vedrà la riunificazione delle statue dei Giganti, testimoni di una terra il cui paesaggio è ancora intatto, il restauro da far ripartire con vigore e far camminare in parallelo alla prosecuzione delle indagini.
A poco più di un anno dall’istituzione della Fondazione Mont’e Prama – che vede la partecipazione di Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cabras – il percorso da seguire è diritto e ben tracciato: uniti per la valorizzazione culturale e turistica della penisola del Sinis, sulla costa occidentale della Sardegna.