Ritorno ad Adulis Ricerche in Eritrea

Ritorno ad Adulis

Archeologia Viva n. 149 – settembre/ottobre 2011
pp. 56-65

a cura di Barbara Maurina

Dopo oltre un secolo dalle ricerche di Roberto Paribeni riprendono nel più importante sito archeologico dell’Eritrea gli scavi condotti da una missione italiana

Il fascino di una città antica affacciata sul mar Rosso al centro di scambi commerciali che dal Mediterraneo arrivavano all’oceano Indiano…

Lo scorso febbraio è stato avviato il Progetto Adulis, promosso dal Ce.R.D.O. (Centro Ricerche Deserto Orientale) di Alfredo e Angelo Castiglioni e condotto sul campo in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto, il Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena e il Museo Nazionale Eritreo e al quale Archeologia Viva ha dato il patrocinio nominale.

La prima missione ha posto le basi per un’attività di ricerca pluriennale volta a documentare e valorizzare le testimonianze di Adulis, l’antico porto commerciale del mar Rosso oggi in territorio eritreo, considerato dagli studiosi lo sbocco marittimo del potente regno di Aksum.

Situata nell’antichità a circa 20 stadi (3,3 km) dalla costa (oggi si trova a circa 7 km), Adulis era, con Berenice e Myos Hormos, uno dei principali porti del mar Rosso.

Come testimoniano le fonti scritte, in epoca romana e fino alla prima età bizantina il sito costituì un punto di riferimento fondamentale nella rete dei traffici verso la penisola arabica e l’India e un centro di approvvigionamento di prodotti esotici e materie prime come l’avorio e l’ossidiana. […]