News

Baia (sommersa) sorprende ancora

12 gennaio 2023


Proseguono (e non deludono) le ricerche del Parco Archeologico dei Campi Flegrei nel sito di Baia Sommersa (comune di Bacoli – Na). 
Ad arricchire la lista dei rinvenimenti più interessanti del prezioso fondale è un mosaico ben conservato con una trama a onde nere intorno che una volta ornava la stanza di una domus nel Portus Julius.

Scoperto per la seconda volta

Si tratta in realtà di una pavimentazione già rinvenuta negli anni Ottanta del secolo scorso, ma della quale da almeno due decenni si erano perse le tracce a causa della variazione del fondale, con l’aumento dell’insabbiamento e la contemporanea scomparsa della vegetazione.

Il mosaico a fondo bianco presenta una cornice decorata con il motivo a onda racchiuso tra due cornici lineari a tessere rosso/rosa.
Il campo centrale sembra senza decorazioni, ma non è stato scoperto ancora del tutto in quanto occupato da un grosso elemento in crollo. La stanza, di forma rettangolare, è stata obliterata a causa della costruzione di un lungo canale, che si appoggia direttamente sul mosaico. Questo la divide anche da un secondo mosaico, sempre a fondo bianco ma con più semplice cornice lineare a tessere nere.

Un nuovo ambiente finora sconosciuto

I due vani fanno parte di un ampio complesso di cui si sta indagando  una serie di stanze polilobate, tra le quali una sala circolare con nicchie, le cui pareti presentano tubuli rettangolari per il riscaldamento e l’intonaco ancora con tracce di pittura.

Forse un impianto termale

Architettura e caratteristiche sembrano individuare il complesso come la  terma di una grande villa, di cui conosciamo anche un peristilio con colonne in laterizio stuccato. Tutto il complesso, databile ipoteticamente, in base ai mosaici, alla metà del I sec. a.C., fu rasato per accogliere nuove strutture, forse gli horrea (magazzini) connessi alle strutture militari volute da Agrippa in coincidenza dello scontro con Sesto Pompeo nel 37 a.C., preparato proprio con la costruzione del Portus Julius.

Ultima fase di vita

Ulteriori trasformazioni, con il trasferimento della sede della flotta nella vicino Miseno, rendono il settore un ampio cortile scoperto, attraversato dal lungo canale prima citato che nasconde definitivamente i resti del complesso tardo-repubblicano, interrandoli. Il bradisismo poi, con l’età tardoantica, porta tutte le fasi al di sotto del livello marino.

Presto visibile a tutti

Al momento i resti si trovano a circa 3 metri di profondità. Volontà del Parco archeologico dei Campi Flegrei, ente gestore del Parco sommerso di Baia, è certamente quella di approfondire la conoscenza su tutta l’area, iniziata con lo studio topografico di tutta l’area da ormai un biennio e, non appena completati i restauri sui mosaici, aprire il sito alle visite subacquee e in snorkeling.