Un artista al potere: i mille volti di Nerone Storia e potere

Nerone

Archeologia Viva n. 149 – settembre/ottobre 2011
pp. 16-27

di Fabrizio Paolucci

Matricida / due volte uxoricida / tiranno / depravato / schizofrenico istrione / incendiario / crudele / primo persecutore di cristiani…

Una vita controversa e quasi incomprensibile ci appare quella dell’ultimo imperatore giulio-claudio dove solo la passione per l’arte e per il canto sembrano offrire elementi di continuità

«Ti ho amato e odiato più di qualsiasi altro uomo: ti ho amato nella speranza che ti saresti dimostrato un buon imperatore, ma ti ho odiato perché fai tutto e il contrario di tutto» (Cassio Dione 62, 24, 1-2).

Così Subrius Flavus, un tribuno militare che nel 65 aveva partecipato alla congiura dei Pisoni, confessò a Nerone le ragioni del suo tradimento. Lo sconcerto dinanzi alla mutevole e contraddittoria personalità dell’imperatore, che emerge nelle parole del cospiratore, è lo stesso di chi, ancor oggi, ripercorra la storia e le azioni dell’ultimo dinasta della famiglia giulio-claudia, salito al trono nel 54 appena diciassettenne, grazie all’incrollabile volontà della madre Giulia Agrippina.

Si è detto spesso che se Nerone fosse morto dopo i primi cinque anni di regno, la sua perdita sarebbe stata rimpianta come una delle più grandi sventure per Roma e ancora per secoli la sua figura additata dagli storici come esempio di perfetto sovrano. […]