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Maternità in mostra a Perugia

23 gennaio 2023


“La Via Lattea. Maternità ed Infanzia dall’Antichità alla Collezione Bellucci”. Questo il titolo dell’esposizione in corso a Perugia presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria fino al 30 giugno.
Curata dal direttore del Museo, Maria Angela Turchetti, la mostra focalizza l’attenzione sulla maternità e la prima infanzia, sia nel mondo antico che attraverso gli amuleti della Collezione Bellucci.

Tra amuleti contemporanei e materiali archeologici la mostra riunisce idealmente le due anime più significative e identitarie del Museo, che fin dal suo nascere non è stato semplicemente il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, ma un magnifico contenitore (il complesso Monumentale di San Domenico) di raccolte e collezioni dedicate alle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, dalla Preistoria alla Contemporaneità.

Uteri, mammelle ed ex voto

Presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria sono conservati ex voto raffiguranti uteri e mammelle, donne che allattano, bimbi in fasce e infanti nei primi anni di età, sia in terracotta che in bronzo, e di recente è stato affrontato in modo sistematico il restauro dei materiali votivi etrusco-romani provenienti da Grotta Lattaia, sulla Montagna di Cetona, una cavità carsica, segnalata già nel 1798 dal naturalista pientino Giorgio Santi e scavata da Umberto Calzoni tra 1939 e 1940, che deve il suo nome alla credenza popolare delle proprietà galattofore delle acque gocciolanti da stalattiti, credenza documentata ancora in età contemporanea (XX secolo).

La Collezione Bellucci

Un’eccellenza del Museo è rappresentata dalla Collezione Bellucci, ricchissima e organica raccolta di amuleti, oggetti terapeutici e strumenti magico-religiosi, prodotti e utilizzati soprattutto all’interno della fascia folclorica del centro e sud Italia, tra fine Ottocento e primi anni venti del Novecento, un eccezionale strumento didattico per avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza del mondo e delle tradizioni popolari.

Bellucci e la passione per gli amuleti

Giuseppe Bellucci (Perugia 1844 – 1921) naturalista e antropologo, più volte rettore dell’Università di Perugia, titolare della cattedra di chimica organica e inorganica, preside delle Facoltà di Medicina o Farmacia, paletnologo e demologo, è protagonista dell’impetuoso sviluppo delle scienze naturali e umane nella grande stagione del Positivismo. Bellucci ha dedicato alla “questione” degli amuleti un’attenzione continua e appassionata, realizzando in tale ambito un’imponente mole di lavoro, dalle indagini sul campo alla raccolta e catalogazione di materiali, dal loro ordinamento all’illustrazione interpretativa.  Dopo la sua morte la collezione passò ai Musei Civici del Comune di Perugia e successivamente allo Stato quando venne istituito l’attuale Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.

Quel delicato momento di passaggio

Una particolare attenzione nella raccolta è riservata ai momenti cruciali di passaggio della vita umana da uno stato a un altro (fidanzamento, matrimonio, gravidanza e parto, allattamento, cura della prima infanzia) che in ogni tempo, al di là dei mutamenti e dei credo religiosi, hanno spinto l’essere umano a cercare di esorcizzare la paura della morte, del dolore, della malattia, attraverso la ricerca di specifiche protezioni e di pratiche devozionali, magiche, terapeutiche volte ad assicurare salute, serenità, prosperità, benessere, buona fortuna a se stesso e alla propria discendenza.

L’idea di Madre Cosmica

Questo tentativo di indagine dell’Uomo e delle sue più profonde necessità e paure, è sottolineato dal titolo della mostra, che ripropone un mito, ben conosciuto in ambito etrusco, secondo cui la Galassia, la Via Lattea, la nostra “madre cosmica”, nasce dal latte che Era (Uni/Giunone) versò nell’allattare Heracle/Ercole, il primo alimento che nutre tutti gli essere umani e animali permettendone la sopravvivenza e che, per il tramite di una dea e della sua natura femminile e divina, consente all’eroe greco l’immortalità.

Guida alla mostra

L’esposizione vanta oltre 1200 reperti ed è divisa in sezioni contraddistinte da colori diversi, dedicate a illustrare sinteticamente alcune tematiche (maternità, parto, gravidanza, allattamento, prima infanzia) o ad approfondire aspetti specifici suggeriti anche dalla volontà di valorizzare materiali delle Collezioni del Museo, quali bambini e infanti sui rilievi chiusini arcaici, la “magia della conta” e il corallo, “giochi sonori”, “funere mersit acerbo” (tombe infantili con armi, oggetti miniaturistici e giocattoli), Grotta Lattaia, la glittica, maternità e infanzia in Egitto.

Sono inoltre state predisposte quattro postazioni tattili realizzate in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione Provinciale di Perugia e Archeo Club d’Italia, sezione di Perugia, che consentono di esperire al tatto alcuni reperti, o in copia o in originale.

La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Perugia (Bando Eventi Culturali 2022)

Per saperne di più

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30 (lo stesso orario del Museo), eccezion fatta per i lunedì e la terza domenica del mese.
Il biglietto è ri-compreso in quello del museo.
Per info e prenotazioni 075 5727141
drm-umb.museoperugia@cultura.gov.it