Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 149 – settembre/ottobre 2011

di Piero Pruneti

Su questo numero diamo spazio a un articolo che farà discutere, relativo alla localizzazione, nel Foro di Traiano a Roma, del Tempio dedicato allo stesso Traiano e a sua moglie Plotina e alla proposta ricostruttiva che il gruppo di lavoro coordinato da Andrea Carandini e Paolo Carafa propone di questo monumento così significativo per la storia e l’urbanistica di Roma antica.

Farà discutere, perché molti archeologi esperti in topografia dei Fori Imperiali non sono d’accordo sull’ipotesi avanzata, e ancor più perché gli autori dell’ipotesi rendono ben chiara e leggibile la loro proposta tramite una serie di disegni che – secondo i critici – cristallizzerebbero una situazione che non è definitiva.

Ma proprio con quest’ultimo argomento i critici alzano la palla all’”avversario”: niente è mai definitivo in archeologia (come nell’indagine scientifica tout court) – ha buon gioco nel ricordare Carandini – e nessun archeologo che si rispetti può pretendere di «dare certezza all’incerto».

Ma ogni archeologo che si rispetti non può (più) evitare di comunicare con la «gente», coinvolgendola tramite adeguati strumenti d’informazione. Tanto più in un tempo in cui i mezzi informatici consentono di modificare in tempo reale ogni proposta (intesa come work in progress).

Ecco, dunque, localizzazione e ricostruzione del Tempio dei Divi Traiano e Plotina, che Carandini ha scelto di illustrare su Archeologia Viva, con una serie d’immagini che rappresentano il meglio di quanto può restituire all’archeologia l’applicazione degli strumenti informatici.

Ringraziamo Carandini e il suo gruppo di collaboratori per avere scelto la nostra rivista quale luogo di comunicazione di una tematica così importante per la lettura dell’antica forma urbana di Roma. Ma anche per avere ribadito il ruolo culturale dell’archeologo che, sempre, ha da relazionarsi – oltre che con i suoi pari – con l’intera società civile.

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”