I Greci di Sibari. Storie di grandezza e miseria Magna Grecia

I Greci di Sibari. Storie di grandezza e miseria

Archeologia Viva n. 148 – luglio/agosto 2011
pp. 56-62

di Emanuele Greco

I nuovi scavi nella grande area archeologica della Calabria ci riportano con crudo realismo alla vita quotidiana di una città greca caratterizzata da un durissimo confronto politico interno e da feroci guerre con le vicine poleis

La straordinaria importanza del riscoperto impianto urbano disegnato direttamente da Ippòdamo di Mileto

“Guardi un po’…, forse le passerà il malumore”. Pronunciando queste parole la brava Annalisa Correale, che ho la fortuna di avere come collaboratrice sugli scavi dell’isola di Lemno, in Grecia, e di Sibari, in Calabria, mi porse un coccio appena uscito dallo strato di terra fangosa e che lei, per la presenza di lettere graffite, aveva subito provveduto a lavare.

In effetti quella giornata di fine ottobre non era la più propizia, ma la scoperta meritava considerazione e provvisoria deroga dal… cattivo umore.

Vi riconobbi subito un ostrakon, con il nome Charon e quello del padre, Agathon, chiaramente leggibili sulla parete di un vaso grezzo di uso comune. Esclusa qualsiasi altra possibilità (dedica o nome del proprietario), non restava che quella dell’ostracismo.

Avevo dunque tra le mani il primo documento che provava la pratica dell’ostracismo a Thourioi (Thuri), città fondata dagli Ateniesi per iniziativa di Pericle nel sito della distrutta Sybaris.

Ma vediamo di capire che cosa era successo in quel fantastico angolo della nostra Calabria, prima che Charon fosse sottoposto all’ostrakophoria. […]