Archeologia Viva n. 218 – marzo/aprile 2023
pp. 74-75
Intervista di Giulia Pruneti
«Riportando in luce le tombe degli egiziani antichi restituiamo nomi storie e dignità»
«Assuan era la porta dell’Africa: non a caso il suo nome significava ‘commercio’»
«A dodici anni avevo già scelto: avrei fatto l’egittologa»
«Amo il Cairo una città che non dorme mai e ora mi sento un po’ egiziana»
«Per far capire ai miei giovani collaboratori cos’era l’Antico Egitto, tra uno scavo e l’altro, li porto nei mercati, tra la gente, per le strade del Cairo. Perché mai come in questo Paese per comprendere il passato devi conoscere il presente». Del resto, la capitale egiziana la professoressa Piacentini, che vive e insegna a Milano – quando non è ad Assuan – la sente un po’ sua: dal 1985, la prima volta che mise piede nella terra dei faraoni, non ha mai saltato un anno e ora, che è a capo di una delle più importanti missioni italo-egiziane, ha tanto da raccontare.