Cremona. Bellezze in frantumi Romani al nord

Archeologia Viva n. 218 – marzo/aprile 2023
pp. 42-53

di Elena Mariani e Nicoletta Cecchini
Schede di Maria Serena Carpaneto e Marina Volonté

Migliaia di frammenti degli intonaci dipinti recuperati negli scavi delle case signorili di età romana – e una mostra in corso al Museo del Violino di Cremona – ci parlano dei gusti colti e raffinati diffusi fra le classi agiate della prima colonia fondata dall’Urbe insieme a Piacenza a nord del Po nel territorio della Gallia Cisalpina

Quando, nell’ottobre del 69 d.C., i soldati di Vespasiano finalmente riuscirono a vincere la resistenza di Cremona – in mano ai sostenitori del rivale Vitellio – per quattro giorni dettero sfogo a tutta la loro avidità abbandonandosi al saccheggio, com’era stato loro promesso. Di certo non potremo mai sapere quanti, in quei tragici frangenti, furono gli occupanti in caccia di bottino che varcarono la soglia della Domus del Ninfeo, la più imponente delle tre abitazioni che occupavano l’isolato. Ma agli archeologi che sul sito hanno condotto le indagini estensive degli anni 2005-2008 si è rivelata tutta la devastazione di quell’evento.

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