Archeologia Viva n. 218 – marzo/aprile 2023
pp. 16-27
di Alfonsina Russo e Sandra Gatti
Schede di Roberta Alteri, Giovanni Cafiero, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna e Sandra Gatti
La figura del personaggio che Virgilio ha posto alle origini della grandezza dell’impero augusteo viene ripercorsa attraverso quanto ci hanno trasmesso la consistente tradizione letteraria e artistica e i risultati di importanti campagne di scavo
Ora tutta la vicenda è riassunta in una mostra allestita negli spazi suggestivi del Tempio di Romolo al Foro Romano
Il mito della rotta di Enea da Troia a Roma è stato compiutamente cantato da Virgilio nell’Eneide. Nel poema il viaggio dell’eroe diventa simbolo di un lungo percorso nel tempo che dalla lontana guerra nella Troade si conclude al tempo di Augusto, apice della grandezza di Roma. Il protagonista impersona i valori della tradizione romana: la lealtà, il senso di appartenenza alla collettività, il rispetto per la famiglia, per lo stato e per gli dèi.
Quella di Enea è una narrazione che merita ancora di essere approfondita, sia nella sua interpretazione storica e mitologica, sia perché per certi versi presenta notevoli caratteri di attualità: oggi la figura dell’eroe troiano rappresenta l’emblema dell’incontro possibile fra culture diverse e della speranza nel futuro.