Archeologia Viva n. 148 – luglio/agosto 2011
pp. 28-38
di Franco Marzatico
Dalla preistoria all’età romana le relazioni e gli scambi continui fra Mediterraneo e Centro Europa produssero l’evolversi di conoscenze tecnologie strutture sociali e sistemi politici
Una realtà complessa di dimensioni continentali che ora viene magnificamente rappresentata nella grande mostra in corso al Castello del Buonconsiglio
È evidente […] che l’uomo per natura è essere sociale: le parole di Aristotele nella Politica sintetizzano magistralmente la propensione dell’uomo a porsi in relazione con i suoi simili. A questa caratteristica attitudine corrispondono strategie di sopravvivenza e forme di socialità basate sulla cooperazione, capaci di esprimersi talvolta in fenomeni di sopraffazione violenta con utilizzo di armi.
Nei confronti degli altri esseri viventi l’uomo si distingue anche per la “cultura”, secondo il termine usato negli studi di preistoria: si tratta essenzialmente, per richiamare una felice espressione di André Leroi-Gourhan, de “il Gesto e la Parola”, vale a dire delle capacità di produrre manufatti, intervenire sull’ambiente modificandolo e trasmettere conoscenze che presuppongono anche processi di astrazione, connessi a sistemi di comunicazione verbale e codici figurativi, questi ultimi introdotti con l’arte paleolitica di Homo sapiens, fra 40 mila e 35 mila anni fa.
L’interazione umana si traduce in relazioni, contatti culturali e scambi, che sono temi centrali della ricerca archeologica. Sulla base della distribuzione di materie prime, manufatti d’uso quotidiano ed espressioni della sfera ideologico-religiosa, si delineano linee di frontiera, identità, circuiti di comunicazione fra individui, fra comunità e fra culture.
Ora, una grande mostra (“Le grandi vie delle civiltà“, al Castello del Buonconsiglio) stimola riflessioni su questi collegamenti a largo raggio e, più in particolare, su quelli che hanno scandito la storia delle relazioni fra il bacino Mediterraneo e le regioni a nord delle Alpi.
Sono “incontri e scontri di culture e civiltà” che, nel mondo antico come in quello moderno, hanno determinato l’affermarsi di elementi comuni, linguaggi transculturali e multiculturali. […]