Quel che resta? Siamo noi Vulpis in fundo

Archeologia Viva n. 219 – maggio/giugno 2023
p. 80

di Giuliano Volpe

Archeologi e antropologi pur condividendo da sempre lo stesso “terreno” troppe volte non comunicano tra loro: adesso un libro squarcia il velo e pone nuove interessanti domande

Tra gli archivi più preziosi, biologici e culturali al tempo stesso, sono i resti scheletrici umani grazie ai quali ricaviamo informazioni sull’evoluzione dell’Uomo, le migrazioni, l’ecologia, la qualità della vita, la demografia, le epidemie… Se ne è occupato di recente il bel libro Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali, a cura di Maria Giovanna Belcastro, Giorgio Manzi, Jacopo Moggi Cecchi (Il Mulino, Bologna 2022), che raccoglie i contributi di alcuni dei maggiori esponenti dell’Associazione Antropologica Italiana.

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