Archeologia Viva n. 219 – maggio/giugno 2023
pp. 56-69
di Raffaella Bosso; Schede di Barbara Balbi, Marialucia Giacco, Giuseppe Giordano e Paolo Giulierini
Nel cuore antico di Napoli sotto le case del rione Sanità si conserva uno straordinario complesso funerario di età ellenistica interamente scavato nel tufo con una incredibile decorazione a colori che il fotografo di Archeologia Viva ha saputo mettere in evidenza in tutto il suo splendore
Il centro antico di Napoli si è sviluppato nel corso dei secoli senza soluzione di continuità rispetto alla città greco-romana, riutilizzandone le strutture: le colonne del tempio dei Dioscuri svettano ancora sulla facciata della chiesa di S. Paolo Maggiore; in diversi casi i fabbricati ancora in uso – anche case o giardini privati – inglobano murature in laterizi o in opera reticolata, e non è raro intercettare gli assi viari antichi a poca profondità sotto l’attuale piano stradale.
In piazza Cavour, la stessa su cui si affaccia il maestoso edificio del Museo Archeologico Nazionale, le mura greche si conservano per un lungo tratto e per diversi filari sovrapposti di blocchi in tufo. Ma appena più a nord della cinta muraria di Neapolis lo scenario cambia radicalmente.