Empatia e archeologia. Disabili nella Preistoria A proposito di...

Archeologia Viva n. 219 – maggio/giugno 2023
pp. 6-13

di Fabio Martini e Lucia Sarti; scheda di Fabio Macciardi

Perché prendersi cura degli altri?
La documentazione archeologica dimostra l’esistenza di un sistema biologico di accudimento a partire dalla Preistoria
Fin dalle sue origini il genere Homo possiede la capacità empatica e il sentimento per condividere il problema delle disabilità

Lempatia ha origine biologica? Partecipare alle esperienze di vita degli altri fa parte del nostro patrimonio genetico? Oppure è l’evoluzione della complessità sociale che ha creato una cultura della compartecipazione dello scambio emotivo? Possiamo dare credito all’ipotesi di Darwin secondo cui la capacità di collaborazione – che egli definisce “responsabilità morale” – è stata uno dei meccanismi che ha garantito la continuità delle specie in quanto processo indispensabile per acquisire una maggiore sapienza sociale e ambientale e quindi superare la selezione naturale garantendosi la sopravvivenza? Sono interrogativi alla base della riflessione sul concetto di empatia, utilizzato oggi in ambito filosofico, psicologico, etico, estetico, all’interno di discipline e di pratiche diverse per contenuti e metodi. 

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