Ustica e il villaggio del Faraglione Mediterraneo antico

Ustica e il villaggio del Faraglione

Archeologia Viva n. 147 – maggio/giugno 2011
pp. 48-57

di Francesca Spatafora

Questa piccola terra al largo della costa palermitana conserva uno dei villaggi insulari più importanti della media età del Bronzo

Dalla casuale scoperta alle campagne di scavo che hanno consentito di documentare un caso emblematico di popolamento del Mediterraneo antico

Il villaggio preistorico del Faraglione di Ustica – così chiamato dal faraglione del Colombaro che si staglia, solitario, proprio dinanzi alle strutture archeologiche – si estende in contrada Tramontana (versante settentrionale dell’isola) su un’ampia cuspide affacciata sul mare: in realtà il luogo appare oggi profondamente modificato sotto il profilo morfologico rispetto al periodo in cui venne costruito l’insediamento (1400 a.C. circa, nella media età del Bronzo), in parte certamente cancellato dall’erosione marina e dallo sprofondamento della costa.

Ciò è dimostrato sia dai brandelli di strutture relative ad alcune capanne della media età del Bronzo pendenti sulla falesia, sia, probabilmente, dallo stesso faraglione, su cui sono evidenti tracce murarie e reperti in tutto simili a quelli documentati nel villaggio, a dimostrazione del fatto che, verosimilmente, esso era ancora congiunto, all’epoca, alla terraferma e faceva parte dello stesso insediamento.

Il villaggio del Faraglione, dunque, risultava difeso dall’alta scogliera e dal mare sul versante orientale, mentre sugli altri lati era protetto da una possente muraglia di fortificazione dall’andamento semicircolare.

Questo muro, a scarpa, costituito da due cortine con riempimento interno e largo circa sei metri alla base e tre alla sommità, si conserva in tutta la sua monumentalità tra due e tre metri d’altezza.

Una serie di torrioni o contrafforti semicircolari scandisce con una certa regolarità la faccia esterna, ma di essi non è ancora accertato il momento della costruzione e l’eventuale contemporaneità con il muro di cinta.

Attualmente, la fortificazione delimita un’area di circa settemila metri quadrati, ma l’estensione del villaggio doveva essere certamente maggiore se consideriamo lo sprofondamento della costa e la perdita irrimediabile di una porzione dell’abitato.

La popolazione di questo insediamento, senz’altro uno dei più importanti nel Mediterraneo della media età del Bronzo, può essere stimata in un migliaio di abitanti. 
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