Grotta del Romito: un monumento della Preistoria europea Messaggi dal Paleolitico

Grotta del Romito: un monumento della Preistoria europea

Archeologia Viva n. 146 – marzo/aprile 2011
pp. 16-27

a cura di Fabio Martini e Domenico Lo Vetro

Cinquant’anni fa in una delle valli più solitarie della Calabria veniva scoperto questo antro frequentato per migliaia di anni da gruppi di cacciatori-raccoglitori che vi hanno lasciato testimonianze straordinarie di vita quotidiana di ritualità e di arte

In una profonda incisione valliva percorsa dal fiume Lao, alle pendici sudoccidentali del sistema montuoso del Pollino, nel comune di Papasidero (Cs), si apre la Grotta del Romito (275 metri di quota), un antro immerso nel silenzio di un’area ancora quasi disabitata, non lontano dall’imponente viadotto Italia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e a breve distanza dalle spiagge tirreniche di Scalea e Praia a Mare.

La Grotta e l’antistante Riparo del Romito conservano uno dei più importanti giacimenti preistorici dell’Italia meridionale per l’imponenza della stratigrafia, la ricchezza delle evidenze archeologiche e la quantità d’informazioni che ne possono derivare per ricostruire l’ambiente preistorico e le attività dei gruppi umani che abitarono il sito alla fine del Paleolitico e, occasionalmente, durante il Neolitico.

Fu Paolo Graziosi a iniziare nel 1961 scavi sistematici, facendo subito assurgere la Grotta del Romito a fama europea, grazie a quattro sepolture paleolitiche che egli mise in luce, ma soprattutto per le straordinarie incisioni rupestri, prima fra tutte la superba figura di uro (Bos primigenius) che campeggia su un grande masso all’ingresso dell’antro.

Le indagini, sospese alla fine degli anni Sessanta, sono state riprese nel Duemila e affidate dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria ancora all’Ateneo fiorentino.

Ha così preso avvio una nuova stagione di ricerche pluridisciplinari curate da un’équipe internazionale di cui fanno parte geologi, paleontologi, paleobotanici e paletnologi di varie università. […]