Trent’anni a Nora. Riscoperta di una metropoli Mediterraneo occidentale

Archeologia Viva n. 221 – settembre/ottobre 2023
pp. 6-29

di Jacopo Bonetto e Chiara Pilo

Le spettacolari rovine del promontorio di Pula sul versante occidentale del golfo di Cagliari ci parlano di quella che è ricordata come la città più antica della Sardegna dove le attività di ricerca di diverse università italiane permettono di tracciare una storia lunga oltre
millecinquecento anni

In questa lingua di terra protesa verso il mare aperto per secoli mercanti micenei e fenici dialogarono con le genti autoctone

Poi vennero Cartagine e il destino inevitabile nell’orbita romana…

Protesa a mare come vedetta sulle rotte che solcavano il Mediterraneo tra Oriente e Occidente, Nora, sul promontorio che chiude a sud-ovest il golfo di Cagliari, l’antica Karales, costituiva nell’antichità uno strategico punto di passaggio tra Sicilia, Sardegna, nord Africa e Spagna.

Questo ruolo, fondamentale per le navigazioni storiche, fece del sito di Nora un punto di approdo già dalla fine dell’età del Bronzo (XIII-XI sec. a.C.), come testimoniano i materiali di origine greca rinvenuti nelle stratificazioni urbane e nel territorio.

Queste prime frequentazioni di mercanti dal Mediterraneo orientale dovettero trovare un punto di riferimento nella presenza di insediamenti nuragici, documentati da alcuni indizi nell’area della città antica e da consistenti tracce nel suo territorio. 

Continua a leggere sulla rivista