Archeologia Viva n. 223 – gennaio/febbraio 2024
p. 80
di Giuliano Volpe
La cura è peggio della malattia nel caso dei correttivi apportati da Ministero della Cultura sull’uso (a pagamento) delle immagini
E mentre la confusione regna sovrana una sorta di “polizia morale” si fa strada sulla scena pubblica…
Della riproduzione di immagini dei beni culturali questa rubrica si è già occupata (AV n. 210). Ci torniamo perché la situazione è andata peggiorando. È dell’aprile scorso un decreto ministeriale sulla riproduzione di immagini relative al patrimonio dello Stato, che prevede pagamenti anche per uso scientifico. Decreto che ha suscitato vive proteste, a partire dal Consiglio Universitario Nazionale.
Le case editrici chiedono agli autori liberatorie caricando su di loro responsabilità e costi. Una bella mazzata, soprattutto per giovani studiosi non strutturati nelle università e nei centri di ricerca. Altri editori stanno invece valutando di abbandonare i libri d’arte o di pubblicarli… senza foto!
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Foto Shutterstock