Archeologia Viva n. 223 – gennaio/febbraio 2024
pp. 8-14
a cura di Archeologia Viva
Lo scavo nel sottosuolo del centralissimo Palazzo Cerretani ha restituito una lunga fase di vicende urbane fra epoca romana e medioevo là dove le mura della città guardavano a ponente la vasta pianura coltivata
Anche i siti “minori” dell’archeologia urbana possono testimoniare storie complesse. A Firenze, in Piazza dell’Unità Italiana (contigua alla stazione centrale) – antica Piazza Vecchia di Santa Maria Novella, sul fianco del transetto della celebre basilica – si trova Palazzo Cerretani, oggi proprietà della Regione Toscana e sede della Biblioteca regionale “Pietro Leopoldo”, in possesso a partire dal XVII secolo ai Cerretani, famiglia di antica nobiltà feudale, che dopo il 1648 vi promosse opere di ristrutturazione, dando nel tempo la forma e il nome al palazzo odierno.
Qui gli interventi strutturali proprio per l’allestimento della Biblioteca regionale hanno dato luogo a un esteso scavo archeologico, nel corso del quale è stata individuata una sovrapposizione bimillenaria di fasi insediative.
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Foto Shutterstock