Archeologia Viva n. 144 – novembre/dicembre 2010
pp. 64-66
di Biancamaria Aranguren e Giovanna Santinucci
Uno “scavo” nei depositi del Museo archeologico di Firenze ha portato alla rilettura di eccezionali ritrovamenti avvenuti ottant’anni fa nel cuore delle Colline Metallifere…
Una recente edizione de “Le notti dell’archeologia” – manifestazione che ogni mese di luglio coinvolge gran parte dei musei toscani – è stata l’occasione per esporre nella Sezione preistorica del Museo archeologico di Massa Marittima (Gr) quello che è stato possibile recuperare dei corredi funerari a suo tempo rinvenuti nella vicina località Pianizzoli, grazie a un vero e proprio “scavo” nei magazzini e negli archivi del Museo archeologico di Firenze.
Nel 1931 a Pianizzoli, durante la costruzione di una strada andò distrutta una grotta con alcune sepolture in fossa di età preistorica e i reperti andarono dispersi.
In seguito, sono stati rintracciati pochi frammenti di ossa umane e ossa di animali (cavallo, bove e cane), probabilmente resti di un banchetto funebre o di offerte rituali, mentre dei corredi originari, che comprendevano – secondo i resoconti dell’epoca – armi in rame, punte di freccia in selce e numerosi vasi, si sono conservati solo un vaso a fiasco in frammenti, carenato e con breve colletto, quattro pugnali e due alabarde in rame. […]