Terme di Caracalla: ritorno all’acqua dopo 1500 anni

5 aprile 2024


Che aspetto avevano le Terme di Caracalla quando nell’antichità l’acqua le animava…?  Come dovevano apparire agli avventori che le frequentavano tra piscine, fontane e giochi d’acqua? La risposta da oggi sta tutta nel rivoluzionario intervento della Soprintendenza Speciale di Roma che grazie a uno specchio d’acqua di grandi dimensioni, in cui si riflettono le maestose architetture , diventa un luogo dove l’arte, lo spettacolo e la creatività sono di casa.

Richiamo alla Natatio

Le “nuove” terme rinascono grazie a una vasca dalla forma lineare, che ricorda intenzionalmente quella della Natatio, e che in un gioco di riflessi mette al centro il monumento e il visitatore. Lo scenografico palco sull’acqua che avrà la funzione di ospitare performance teatrali, conferenze, spettacoli di danza o concerti di musica classica. L’inaugurazione dello Specchio d’acqua come luogo di spettacolo sarà la prima romana della coreografia curata da Ater Balleto di Rhapsody in blue, nel centenario della creazione di questa partitura di George Gershwin.

Meraviglia per gli occhi e per lo spirito

Per Daniela Porro Soprintendente Speciale di Roma «si tratta di intervento di architettura contemporanea che si armonizza con quella antica, per consolidare il ruolo delle Terme di Caracalla come un centro promotore di cultura e arte. Il ritorno dell’acqua non è solo una meraviglia fine a sé stessa, gioia per gli occhi e per lo spirito, ma vuole essere simbolo concreto di riconnessione con l’antico».

«La realizzazione dello specchio d’acqua – spiega Mirella Serlorenzi direttore delle Terme di Caracalla è il primo elemento di un progetto integrale finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell’antichità. L’acqua, un elemento assente da oltre mille anni, torna in maniera determinante ma rispettosa delle rovine: in un gioco di specchi la natatio esce dal corpo dei bagni e si pone assialmente nei giardini, duplicando l’imponente calidarium».

«Un segno contemporaneo – conclude Serlorenzi – come contemporanea è la nostra comprensione delle rovine, che crea una sorta di metaverso concettuale e riattiva attraverso i giochi d’acqua e le nebulizzazioni il ricordo della antica funzione delle Terme di Caracalla».

Ricreato l’“effetto terme”

Sullo specchio d’acqua, realizzato in collaborazione con l’architetto Paolo Bornello, sarà inoltre possibile assistere a giochi d’acqua e di luce e alla nebulizzazione dell’acqua al centro della vasca, pensata per ricreare la suggestione del vapore degli ambienti riscaldati delle antiche terme.


Foto di ©Fabio Caricchia e Leandro Lentini