Archeologia Viva n. 225 – maggio/giugno 2024
pp. 52-56
di Sergio Rinaldi Tufi
Perché Roma ha una pianta apparentemente così disordinata mentre molte città nel resto d’Italia e nelle province dell’impero hanno impianti rigorosi con strade che si incrociano ad angolo retto e isolati di dimensioni tendenzialmente costanti?
Diciamo subito che gli studi e le considerazioni a cui accenniamo nel presente articolo sono di Emanuele Gatti. Chi è costui? Gatti è uno specialista di topografia antica, con alle spalle una lunga carriera nella Soprintendenza archeologica di Roma (prima che quest’ultima venisse sminuzzata in nuovi e non sempre illuminati organi di tutela e valorizzazione), in cui ha avuto modo di applicare le sue conoscenze e competenze “sul campo”.