Interno pompeiano Immagini di una civiltà

Archeologia Viva n. 225 – maggio/giugno 2024
pp. 6-17

di Massimo Osanna

Pompei è il luogo archeologico che più di ogni altro colpisce l’immaginario collettivo del nostro mondo globalizzato

Questa volta l’occasione per parlarne è l’edizione di un monumentale volume corredato dalle foto scattate da Luigi Spina negli spazi privati della città 

Percorrendo le sue strade si incontrano gli spazi della socialità come quelli dell’intimità domestica, conservati in una maniera che li rende ancora riconoscibili e comprensibili.

A differenza degli altri, numerosissimi luoghi del passato classico che l’archeologia ha restituito nella nostra Penisola, a Pompei lo stato di conservazione di edifici e manufatti ne rende percepibili e apprezzabili significati e funzioni.

L’occhio non ha bisogno di mediazione per dare un senso a quello che vede: dai luoghi destinati all’otium domestico, a quelli pubblici del negotium e della politica, dai luoghi dell’intrattenimento notturno o del rifocillamento diurno, gli aspetti fondamentali del fenomeno urbano di epoca romana si dispiegano davanti agli occhi del visitatore, che si lascia stupire da questo mondo antico riaffiorato dalla coltre di lapilli. 

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