Archeologia Viva n. 226 – luglio/agosto 2024
p. 80
di Giuliano Volpe
Una comunicazione del patrimonio che sia solo “emozionale” – come va di moda – lascia poco o niente dietro di sé così come produce danni il linguaggio incomprensibile dei “professionisti dell’archeologia”
«La “fistula plumbea” è la metafora vera dello stile didascalico. Sembra una malattia e invece è soltanto un tubo di piombo, definito fistula probabilmente per non far capire un tubo», denunciava anni fa l’archeologo e autore tv Umberto Broccoli a proposito di didascalie (volutamente?) incomprensibili presenti in certi (troppi) musei italiani.