La pietra e il leone: Pietro e Marco nelle icone russe Fra Oriente e Occidente

La pietra e il leone: Pietro e Marco nelle icone russe

Archeologia Viva n. 143 – settembre/ottobre 2010
pp. 54-59

di Michele Bacci; a cura di Guido Baligioni

La storia dei difficili rapporti fra cristianesimo romano e ortodosso è leggibile nella ricca collezione di Intesa Sanpaolo tramite le figure rappresentative di san Pietro e san Marco

Il principe degli apostoli e l’evangelista non rappresentano solo Roma e Venezia ma anche Antiochia e Alessandria d’Egitto

L’associazione sempre più stretta, nel cristianesimo romano, fra la figura di Pietro e l’istituzione papale sembra aver provocato, in modo più o meno esplicito, una sorta di reticenza figurativa in ambito ortodosso, come conseguenza delle controversie fra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli, sancite dallo scisma del 1054 e soprattutto della devastazione della capitale dell’impero bizantino nel 1204 durante la quarta crociata; tuttavia, la costante speranza in una possibile riconciliazione, maturata da buona parte del clero bizantino, trovò spesso espressione nell’ampia diffusione dello schema paleocristiano dell’abbraccio dei santi Pietro e Paolo, assurto nel secolo XV a emblema del partito unionista (cioè di quanti sostenevano la necessità della riunione delle due Chiese – ndr).

Analoghe considerazioni possono esser fatte, e ancora a maggior ragione, per Marco, che come possiamo vedere, ad esempio, in due icone del XVIII secolo, la Crocifissione “I frutti della Passione del Cristo” e la singolarissima Madre di Dio del roveto ardente, è inserito sempre in compagnia degli altri evangelisti nell’ambito di una iconografia funzionale all’esaltazione dell’elemento centrale della composizione.

Le uniche raffigurazioni autonome esulano dall’ambito specifico dell’arte di tradizione bizantina e si collegano più strettamente con il contesto culturale dell’Egitto cristiano.

Ciononostante, l’associazione storica tra Marco e il suo maestro Pietro, tramandata e riconosciuta dalla tradizione orientale, è stata talora visualizzata, a Bisanzio come in Occidente, in alcune forme di illustrazione libraria, dove l’evangelista appare nell’atto di comporre il suo testo su ispirazione dell’apostolo. […]