Archeologia Viva n. 227 – settembre/ottobre 2024
pp. 72-74
di Patrizia Piacentini
Nella roccia di una collina terrazzata sulla sponda occidentale del Nilo riemergono le tombe rupestri di intere famiglie vissute ad Assuan in particolare durante il periodo tolemaico-romano
Il racconto in soggettiva delle ultime straordinarie scoperte della missione archeologica italo-egiziana
Dal 2017 l’Università Statale di Milano ha la concessione di scavo di una vastissima necropoli situata attorno al mausoleo dell’Aga Khan ad Assuan, al confine meridionale dell’Egitto. La missione italo-egiziana (EIMAWA – Egyptian-Italian Mission At West Aswan), diretta da chi scrive e da Abdelmoneim Said, soprintendente delle Antichità e della zona turistica di Assuan e della Nubia, conduce indagini sistematiche, accompagnate da studi bioarcheologici e archeometrici.
Nelle varie campagne, susseguitesi senza interruzione nemmeno durante la pandemia, e che continuano tuttora, sono state mappate oltre 300 tombe, di cui 33 riportate in luce.