A volte ritornano! Paura della morte… Paura dei morti… L'Uomo e l'Aldilà

A volte ritornano! Paura della morte… Paura dei morti…

Archeologia Viva n. 143 – settembre/ottobre 2010
pp. 46-53

di Autori Vari

Nei cimiteri antichi – e non solo – vi sono sepolture “diverse” dove l’inumato ha subito un trattamento “particolare” a renderne difficile il ritorno nel mondo dei vivi

Ecco i risultati agghiaccianti di ricerche e studi condotti in Emilia-Romagna

Il rapporto con il mondo dei morti – il grande mistero della vita – è forse la più profonda e coinvolgente delle problematiche esistenziali, con le varie implicazioni affettive, psicologiche e ideali spesso segnate dalla paura e dall’incertezza verso l’ignoto.

Le culture primitive e le società pagane del mondo classico cercarono di rispondere attraverso la speculazione filosofica, i rituali religiosi e le stesse norme giuridiche, che in qualche modo dovevano tranquillizzare la comunità; in realtà il sentimento individuale è sempre stato intriso di atteggiamenti irrazionali, credenze e superstizioni di cui rimane traccia anche dopo l’avvento del cristianesimo, con il suo impianto dottrinario teso a regolamentare tutta la sfera del trascendente.

Certe profonde vene folcloriche legate all’angoscia dell’oltretomba dovettero persistere per millenni, riaffiorando ovunque tra le pieghe del conformismo che ammantava gli atteggiamenti della religione ufficiale.

Purtroppo le fonti scritte quasi sempre tacciono su questi aspetti del pensiero umano, che traspaiono solo in certe tradizioni popolari spesso riferibili a tempi recenti; non mancano comunque alcune interessanti indicazioni, quali il timore dei Romani verso le maligne figure dei Lemures e delle Larvae, ombre vaganti che potevano tornare tra i viventi turbandone la tranquillità, o le cerimonie previste nelle festività dei Lemuria, quando il pater familias, a mezzanotte, si aggirava per la casa recitando formule magiche che allontanavano gli spettri.

Per cogliere qualche riflesso di tali credenze, e della preoccupazione che spingeva a separare la sfera terrena da quella infera, è essenziale il contributo dell’archeologia.

Il proposito di bloccare i morti nell’oltretomba si riconosce ad esempio nella strutturazione dei sepolcri, realizzati in modo da confinare le spoglie mortali nel sottosuolo o da sigillarle entro pesanti murature, fino al caso dei recinti funerari privi di porte e accessibili solo con scale, così da non consentire l’uscita a chi vi giaceva. […]