27 settembre 2024
Storia, archeologia, ambiente, sport e tanta passione per il mare.
Si è conclusa con una grande partecipazione di pubblico a Ustica la seconda Rassegna del Mare intitolata al grande archeologo Sebastiano Tusa.
Immersione sull’itinerario archeologico di Punta Cavazzi, durante la Rassegna del Mare (foto Salvatore Ferrara/Roberto Filloramo – Fondazione Sebstaino Tusa )
Attività per tutti
Sono state oltre 300 le persone che hanno preso parte alle attività sportive e subacquee insieme a incontri, dibattiti, presentazioni di libri, mostre fotografiche, showcooking.
Una cinque giorni per conoscere da vicino l’isola di Ustica in tutta la sua ricchezza storica e naturalistica, promuovendo la tutela del suo patrimonio attraverso passeggiate alla scoperta del sito archeologico del Villaggio preistorico dei Faraglioni, visite alle grotte, lezioni di vela con la collaborazione della lega Navale Palermo, lezioni di canottaggio con la collaborazione dell’Associazione canottieri Mondello, lezioni di Mermaiding e immersioni sugli itinerari sommersi dell’isola.
Visita al Villaggio preistorico dei faraglioni con la guida dell’archeologa Francesca Spatafora
Briefing prima dell’immersione sull’itinerario archeologico di Punta Cavazzi
Amore e rispetto per il mare
Il coinvolgimento dei giovani è stato un aspetto fondamentale della Rassegna con bambini, famiglie e ragazzi impegnati nelle attività sportive offerte durante l’evento. Una partecipazione attiva per trasmettere valori di collaborazione e rispetto per l’ambiente, sviluppando una maggiore consapevolezza e passione per la tutela del patrimonio naturale e culturale.
Opportunità di confronto
Gli incontri pomeridiani condotti da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, hanno offerto un’importante piattaforma di confronto tra istituzioni, studiosi, archeologi, biologi, giornalisti, esperti professionisti e operatori dell’isola. Tra i focus: la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio locale e del paesaggio marino, la Rete del Patrimonio subacqueo e del Mediterraneo, con particolare riferimento alla Carta di Ustica.
Un documento che rappresenta un passo importante per la cooperazione tra le diverse realtà che operano nel settore della ricerca, replicabile nelle altre isole, mirato a garantire una gestione sostenibile, sulla tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di terra e sommerso.
Tra le personalità che hanno preso parte agli incontri anche la giornalista e volto noto Donatella Bianchi insieme al geologo e ricercatore del CNR, Mario Tozzi che hanno puntato il dito su questioni cruciali come il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità.
Minacce non solo per l’ecosistema marino, ma anche per il patrimonio culturale e storico delle comunità costiere.
Premi e premiati
Tra i premi assegnati durante questa seconda edizione quello al “Patrimonio Sommerso” attribuito al professor Gianfranco Purpura per la sua infaticabile ricerca archeologica nei fondali siciliani; il “Premio della Cultura del Mediterraneo Sebastiano Tusa” è stato assegnato al Professor Luigi Fozzati, già Archeologo subacqueo del Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo.
Valeria Li Vigni presidente della Fondazione Sebastiano Tusa e Piero Pruneti direttore di Archeologia Viva durante la proclamazione del vincitore di “Ustica Archeofilm”
Nel corso della Rassegna, spazio anche al grande cinema con la prima edizione di Ustica Archeofilm. Vincitore del Premio, assegnato dal pubblico, la pellicola I misteri della grotta Cosquer di Marie Thiry che ripercorre l’incredibile storia di una delle grotte preistoriche dipinte più importanti d’Europa.
Eventi nell’evento
L’evento è stato l’occasione anche per la presentazione del libro “L’alito della Pantera” di Salvino Antioco e la mostra fotografica “Le Rosalie di Ustica“ di Antonio Marras e Francesco Bellina, con l’intento di valorizzare il territorio e i personaggi che più rappresentano l’Isola.
In concomitanza con la Rassegna del Mare Sebastiano Tusa si sono svolte due importanti iniziative: la XIII Regata delle Aree Marine Protette, Palermo – Ustica, conclusa con l’arrivo e l’assegnazione del Trofeo Challenge Sebastiano Tusa e il progetto ART4SEA, con il partenariato della Fondazione Sebastiano Tusa, che ha coinvolto 8 artisti internazionali impegnati in una residenza artistica sull’isola, per la salvaguardia del mare e degli oceani.
La manifestazione è stata organizzata da:
Fondazione Sebastiano Tusa, e sostenuta dall’Assemblea Regionale Siciliana, dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dall’Assessorato per il Turismo Sport e Spettacolo, dall’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, dall’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità, dalla Città Metropolitana di Palermo, dal Comune di Palermo e dal Comune di Partanna e da ARPA Sicilia. Ed è stata realizzata in collaborazione con l’Università di Palermo, la El Manar di Tunisi, la Fondazione Mont’e Prama di Cabras, con l’Area Marina protetta e con il Comune di Ustica e con Archeologia Viva.
In apertura: Immersione sull’itinerario archeologico di Punta Falconiera di Ustica (foto Salvatore Ferrara/Roberto Filloramo – Fondazione Sebastiano Tusa )