Fra templi e tombe di Athribis Taccuino di viaggio

Egitto. Templi e tombe di Athribis

Archeologia Viva n. 142 – luglio/agosto 2010
pp. 68-69

di Maurizio Zulian

Lo sterminato patrimonio della valle del Nilo rivela i suoi tesori segreti all’obiettivo del nostro inviato

Arrivo nel tardo pomeriggio, in tempo per l’appuntamento con Mr. Zein Abedib Diab, direttore della Soprintendenza di Sohag (cinquecento chilometri a sud del Cairo, sulla riva sinistra del Nilo di fronte ad Akhmin), così domani potrò partire presto per le visite.

Di buon mattino mi incontro con Asraf el Tarabisci, capo ispettore, e due suoi collaboratori. Poco dopo siamo a destinazione, otto chilometri a sudovest del capoluogo.

Qui, nel sito di Wannina, che i greci chiamavano Athribis, si innalzava uno dei templi più importanti della regione, l’Hut-Repyt, la ‘casa di Repyt’. Siamo ai confini meridionali dell’Emblema di Min, il IX nomo dell’antico Alto Egitto.

Repyt, dea leonessa, una forma poco nota di Sekhmet, associata occasionalmente al dio Min, sorvegliava le piste del deserto. La ritroviamo anche nel tempio di Deir el-Haggar, nell’oasi di Dakhla, a testimonianza di questa sua funzione protettrice. […]