Siponto. Alle origini di Manfredonia Adriatico meridionale

Archeologia Viva n. 228 – novembre/dicembre 2024
pp. 40-54

di Roberto Goffredo, Anita Guarnieri, Francesco Longobardi, Maria Turchiano e Giuliano Volpe con Giovanni De Venuto, Donatella Pian  Luciano Piepoli e Annalisa Treglia

Nella Puglia settentrionale fra il Gargano e il fiume Ofanto un progetto di “archeologia globale” mira a ricostruire la reale dimensione topografica e storica di una città che per un millennio e mezzo fra età romana e medioevo dette vita a un fiorente scalo portuale aperto verso l’oriente mediterraneo sino alla fondazione della “Nuova Siponto”

Larea archeologica di Siponto, l’antica Sipontum, si trova qualche chilometro a sud di Manfredonia (Fg), in un contesto paesaggistico oggi profondamente diverso da quello dell’età antica e medievale, quando il territorio era dominato da lagune, paludi e saline, prima degli interventi di bonifica che hanno portato alla realizzazione del borgo moderno lungo la fascia costiera, che oggi separa il sito archeologico dal mare. 

La percezione attuale è molto diversa da quella che poteva avere un viaggiatore del passato, quando l’intero territorio costiero tra il Gargano e la foce del fiume Ofanto era costituito da un’estesa laguna, in parte anche navigabile. 

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