Scrittura mesopotamica: parlano i sigilli

7 novembre 2024


All’origine della scrittura in Mesopotamia ci sono le immagini impresse da antichi sigilli cilindrici su tavolette e altri manufatti d’argilla. La scoperta arriva da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna che ha individuato una serie di corrispondenze tra i motivi incisi su questi cilindri, risalenti a circa seimila anni fa, e alcuni segni della scrittura proto-cuneiforme emersa nella città di Uruk, nel sud dell’attuale Iraq, attorno al 3.000 a.C.

Trovato “l’anello mancante” tra preistoria e storia

Spiega Silvia Ferrara, professoressa al Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna che ha coordinato il gruppo di ricerca: «Il salto concettuale che ha permesso il passaggio dal simbolismo alla scrittura vera e propria è uno sviluppo fondamentale per le tecnologie umane. I risultati di questo studio sono un punto di collegamento nella transizione dalla preistoria alla storia: mostrano infatti come alcune immagini di epoca ancora preistorica vennero incorporate in uno dei primi sistemi di scrittura ideati dall’uomo».

L’importanza di Uruk

Tra le prime città che nacquero in Mesopotamia, Uruk fu un centro di grandissima importanza nel corso di tutto il quarto millennio avanti Cristo: la sua influenza coinvolse un’ampia regione che si estende dal sud-ovest dell’Iran fino al sud-est della Turchia. È in quest’area che nacquero i sigilli cilindrici. Realizzati di norma in pietra e incisi con una serie di disegni, questi cilindri venivano fatti rotolare su tavolette d’argilla, che restavano così stampate con il motivo disegnato.

A partire dalla metà del quarto millennio avanti Cristo, i sigilli cilindrici venivano utilizzati come parte di un sistema per gestire la contabilità, grazie al quale era possibile tenere traccia della produzione, stoccaggio e trasporto di diversi beni di consumo, in particolare prodotti agricoli e tessili.

Tavoletta con segni in proto-cuneiforme (Immagine: CDLI – Cuneiform Digital Library Initiative)

Segni in proto-cuneiforme e i loro precursori su sigilli cilindrici

In questo contesto si inserisce la comparsa del proto-cuneiforme: una forma arcaica di scrittura composta da centinaia di segni iconografici, più della metà dei quali restano ancora oggi da decifrare. Così come i sigilli cilindrici, anche il proto-cuneiforme era utilizzato per gestire la contabilità, ma la sua presenza è attestata in un’area più limitata, per lo più nel sud dell’Iraq. Oggi per la prima volta si dimostra il collegamento diretto tra il sistema dei sigilli cilindrici e l’invenzione della scrittura, offrendo nuove prospettive nello studio dell’evoluzione dei sistemi simbolici e di scrittura.