Archeologia Viva n. 142 – luglio/agosto 2010
pp. 42-50
di Irena Lazar
Alla fine del Cinquecento una nave mercantile veneziana naufragò nel mare della Dalmazia mentre transitava davanti a Zaravecchia diretta verso il Levante
Il drammatico evento ha consegnato alla storia l’unica testimonianza di un’imbarcazione di San Marco completa del prezioso carico ora in mostra in Trentino a cura del Museo del Castello del Buonconsiglio
Anche se poco noto, quello di una nave veneziana affondata con la sua ricca mercanzia nel 1583 allo scoglio di Gnalic, due miglia di mare da Zaravecchia (attuale Biograd), durante il suo viaggio verso il Levante, è uno dei relitti più affascinanti e meglio conservati del Mediterraneo, custodito presso il Museo civico di Biograd, a sud di Zara (Croazia).
Grazie all’ottimale stato dei reperti, in particolare di quelli in materiali organici, quali tessuti, indumenti, legno, e grazie alla varietà delle merci trasportate, la nave di Gnalic, l’unica imbarcazione veneziana giuntaci completa del suo carico, ci offre un esempio straordinario della qualità dei prodotti commerciati in Europa alla fine del Cinquecento.
I resti del naufragio, giacenti fra ventisei e trenta metri di profondità, furono individuati nel 1967 da un pescatore. Subito dopo e fino al 1973 sono state eseguite ricerche subacquee sistematiche, che hanno consentito di recuperare parte di questo vero e proprio tesoro archeologico.
Le indagini sul relitto con il recupero di un ulteriore quantitativo di reperti sono riprese in seguito, nell’ambito di un progetto internazionale tra le università di Capodistria, Venezia “Ca’ Foscari” e Innsbruck, in collaborazione con il Museo civico di Biograd e il Museo archeologico di Zara. […]