Il fascino irresistibile di Meir Taccuino di viaggio

Egitto - Meir

Archeologia Viva n. 141 – maggio/giugno 2010
pp. 70-73

di Maurizio Zulian

Uno struggente amore per la vita emana dalle decorazioni della necropoli di Meir dove continuano le visite esclusive del nostro inviato nella valle del Nilo

Ho perso il conto di quante volte ci sono venuto. Sarà il paesaggio, con la sabbia dorata che avvolge la bassa falesia e tenta di ricoprirla, sarà il fascino delle vivaci decorazioni…

Comunque, mai avrei pensato che una sosta decisa all’ultimo minuto nel viaggio dello scorso dicembre mi regalasse l’emozione di una tomba appena scoperta.

Siamo a Meir, nel Medio Egitto, un luogo che continua a stupire. La necropoli si estende a sud-ovest di Mallawi, nel territorio del XIV nomo (l’Albero Inferiore) dell’antico Alto Egitto.
Presenta tombe risalenti all’Antico e al Medio Regno dei nomarchi (governatori) della provincia. La capitale era Qis, la Qusae dei greci, oggi el-Qusia.

La dea locale era Hator, la Signora di Qusae. La necropoli scavata nella falesia si trova ai margini del deserto occidentale. Aylward M. Bleckman, il grande egittologo inglese che studiò e salvò questi ipogei nella prima metà del secolo scorso, suddivise le tombe in cinque gruppi (A, B, C, D, E), ma di recente gli ipogei sono stati tutti rinumerati partendo dal più a nord. […]