Pietre sacre d’Armenia Archeologia e cinema

Pietre sacre d’Armenia

Archeologia Viva n. 141 – maggio/giugno 2010
pp. 64-69

di Daniela Castagna e Gian Pietro Brogiolo

Ecco il progetto e le emozioni che in questa antica terra “ai limiti” hanno accompagnato la troupe italiana guidata dal regista Paolo Chiodarelli per la realizzazione del bellissimo documentario allegato in DVD al presente numero di Archeologia Viva…

Dopo mesi di preparativi arriviamo: sono impaziente di conoscere questa terra, felice di partecipare alla realizzazione del film. Il primo giorno è dedicato alla capitale: Jerevan, davvero porta tra l’Armenia e l’Occidente.

Ampie strade, piazze enormi: spazi e architetture sono un’eredità sovietica (l’Armenia è indipendente dal 1991), ma lo sguardo è rivolto all’Europa, come t­raspare dalle tante vetrine di moda, soprattutto italiana.

Città ordinata, aiuole zeppe di tulipani. Colpiscono le fisionomie: donne eleganti con occhi profondi, uomini dai tratti marcati (ricordano sorprendentemente i bassorilievi babilonesi…).

Il giorno dopo siamo pronti ad affrontare il lavoro con ritmi che si preannunciano serrati; conosciamo Anna, Armenak, Ashot e Hamik, tutti giovani funzionari del Ministero della Cultura che ci seguiranno durante le riprese.

Sono paesaggi forti, incontaminati, a partire dal monte Ararat, oggi in territorio turco, che si innalza maestoso dalla pianura con i suoi cinquemila metri e il profilo conico delle due cime.

Nel vasto altopiano caucasico si aprono scorci indimenticabili, montagne aspre, affioramenti di roccia dalle mille sfumature, piccoli paesi arroccati, verde brillante dell’erba a perdita d’occhio.

Spesso le strade si snodano a lato di fiumi in gole scenografiche, dove si incontrano greggi in transumanza. Ancora si vedono accampamenti di pastori nomadi, la cui vita è regolata dalle necessità di foraggio delle bestie. Sorprende la quantità di alberi da frutto, che troviamo in fiore, e l’assortimento di frutta secca. […]