Archeologia Viva n. 229 – gennaio/febbraio 2025
pp. 72-74
Intervista di Giulia Pruneti
«Costantino crudele e spregiudicato è passato alla storia come protettore dei cristiani»
«Fu ammirato forse amato certamente temuto dalle molte donne che lo circondarono»
«Alla madre Elena la pubblicistica cristiana cucì addosso il ritrovamento della Vera Croce»
«Per troppo tempo la storia è stata scritta solo dagli uomini per gli uomini»
La vita di Costantino (306-337), una delle figure più celebri e discusse della storia, rivista e corretta da una prospettiva inedita e tutta al femminile. Odiato o amato, di sicuro l’imperatore fu circondato da molte donne, che ora, attraverso la straordinaria penna di Francesca Ghedini, ritrovano un posto attendibile nella narrazione.
A sedersi sullo scranno più alto è Elena, la “formidabile” madre dell’imperatore noto – forse anche oltre i suoi meriti – per la liberalizzazione del culto cristiano. Elena, che proprio al nuovo credo religioso dovette la sua eccezionale emancipazione: da serva d’osteria ad Augusta e perfino santa.