Histrionica: maschere e spettacolo Fra Greci e Romani

Histrionica: maschere e spettacolo

Archeologia Viva n. 141 – maggio/giugno 2010
pp. 32-37

di Giovanna Montevecchi

Il teatro antico fra finzione scenica e realtà archeologica rivive nel nuovo grande appuntamento a Ravenna

Histrio. Il termine latino – di origine etrusca – indica l’attore, vestito con l’abito da scena e soprattutto con la maschera sul volto: un oggetto indispensabile, che gli serve per meglio identificarsi nel personaggio da rappresentare; ogni ruolo ne ha una propria, della Commedia o della Tragedia. Tutti gli attori di teatro la indossano per qualificare il loro personaggio: per indicarne l’età, il ceto di appartenenza, lo stato d’animo e il carattere.

La maschera era solitamente di stoffa gessata, di tela di lino stuccata, di legno o sughero dipinto; corredata da una parrucca di pelo o lino che copre la testa; ma quello che più la contraddistingue è una grande apertura in corrispondenza della bocca – come fosse un microfono – che dà la capacità di amplificare la voce, per cui i Romani la chiamavano persona, dal verbo personare, ‘risuonare’, ‘echeggiare’. […]