Sutera: un borgo una rupe e un… castello con vista Insieme per l'archeologia

Archeologia Viva n. 230 – marzo/aprile 2025
pp. 72-75

di Daniela Vullo, Ferdinando Maurici, Alberto ScuderiViviana Caparelli

Alla scoperta di una bellissima e un po’ dimenticata cittadina della Sicilia centro-occidentale interna dove le indagini di archeologia medievale ci introducono nella vita quotidiana di un antico insediamento fortificato

Siamo in un luogo straordinario e semisconosciuto della provincia di Caltanissetta. L’abitato, già insignito del titolo di civitas (città) almeno dal XVI secolo, contava duemilacinquecento anime nel Seicento e quattromilacinquecento alla metà del secolo scorso.

Le massicce emigrazioni del secondo dopoguerra hanno aperto vuoti considerevoli nel tessuto di Sutera (oggi poco più di mille residenti), che tuttavia rimane un posto bellissimo. Le case si affollano ai piedi di un enorme “panettone” di roccia gessosa, il monte San Paolino, con un perimetro alla base di un chilometro e mezzo e un’altezza di 823 metri. L’abitato avvolge l’irregolare pianta ellittica della rupe.

Un’immagine eccezionale di Sutera e del monte San Paolino nel volume Sicilia della collana Attraverso l’Italia del TCI fece scoprire il luogo ai viaggiatori nei primi anni Trenta del Novecento, mentre più di recente Sutera è entrata nel novero dei Borghi più belli d’Italia. 

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