Ostia antica. Metamorfosi di una città Dentro il mondo romano

Archeologia Viva n. 230 – marzo/aprile 2025
pp. 16-27

di Marco Cavalieri, Martina Marano, Julian Richard e Paolo Tomassini

Le indagini di due università belghe hanno messo in evidenza le caratteristiche di un grande centro portuale e residenziale in continua trasformazione in rapporto alle necessità logistiche dell’Urbe ma con una forte e brillante autonomia di vita cittadina

Il Parco archeologico di Ostia antica è uno dei siti più grandi e meglio conservati del mondo romano, comprensivo della città – con i suoi 34 ettari riportati in luce, gli edifici, le strade, i templi, il teatro e il foro – e del suo territorio, in cui ricadono, tra l’altro, le infrastrutture dello scalo di Portus e la necropoli di Isola Sacra.

E può essere considerato un vero e proprio centro di ricerca, promotore di studi e attività rivolte ai più giovani, al grande pubblico e agli esperti del settore, in cui diversi teams nazionali e internazionali collaborano sotto l’egida del Ministero della Cultura. Che si tratti di scavi, di indagini geognostiche o studi negli archivi e nei depositi, la ricerca ostiense non smette di stupire.

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