Sul Monte Cetona alla ricerca dell’Uomo Preistoria italiana

Sul Monte Cetona alla ricerca dell’Uomo

Archeologia Viva n. 140 – marzo/aprile 2010
pp. 40-49

di Maria Teresa Cuda e Nicoletta Volante

La bella montagna della Toscana meridionale che si innalza isolata fra la Valdichiana senese e il massiccio dell’Amiata è stata intensamente frequentata in varie fasi della preistoria

Ora un’attenta ricostruzione di ambienti e modi di vita consente di entrare nell’esistenza quotidiana dei suoi antichi frequentatori

Il territorio che gravita intorno al Cetona – il profilo conico del monte si scorge sulla destra dall’A1 fra le uscite di Chiusi e Fabro – ha restituito tracce di frequentazione umana risalenti al Paleolitico inferiore, databili a circa 300 mila anni fa. Per questa lontana epoca si tratta, però, di rinvenimenti sporadici, effettuati tra fine Ottocento e primo Novecento.

Molto più tardi, intorno a 50 mila anni fa, durante il Paleolitico medio, si diffuse nel territorio senese l’Uomo di Neandertal: le testimonianze più consistenti della sua presenza in quest’area sono state rinvenute proprio sul monte Cetona, ricco di grotte e ripari, una base ideale per la caccia al cavallo e all’uro (il bue selvatico) nella sottostante pianura, ma anche al cervo, al capriolo e al cinghiale, che popolavano la foresta interrotta da radure, e al camoscio stanziato nei boschi più elevati. […]