Archeologia Viva n. 232 – luglio/agosto 2025
pp. 76-77
Intervista di Giulia Pruneti
«Messalina è stata un’oppositrice politica declassata dalle fonti antiche»
«Augusto costruì uno Stato dalle macerie della guerra civile»
«Senza archeologia non esisterebbe tanta parte della storia»
«Le donne romane? Sicuramente né tutte sante né tutte prostitute…»
Ricostruire la vita femminile in epoca romana oltre i cliché. Per cui il gentil sesso è “gentile” davvero se relegato alla “normale” condizione di moglie, madre e sorella, ma diventa irrimediabilmente pericoloso se osa avvicinarsi alle spire del potere e della conoscenza.
E allora eccole le donne di ogni ordine e grado diventare in un attimo meretrici, assassine, vendicatrici senza scrupoli. La verità? Difficile da ricostruire. Spesso la storia delle fonti letterarie non è quella che troviamo scritta sulla pietra come ci insegna l’epigrafista Francesca Cenerini che a questo tema ha dedicato studi e libri, tra cui l’ultimo: Messalina. Leggenda e storia di una donna pericolosa (Laterza 2024).
Cenerini è professoressa ordinaria di Storia romana presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna dove insegna Storia romana ed Epigrafia e Istituzioni romane. Ha studiato la condizione femminile di età romana.